mercoledì 14 novembre 2012

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE AI MINISTRI DELL’AMBIENTE E DELLO SVILUPPO ECONOMICO


Atto a cui si riferisce:
C.3/02599
[Rilascio del permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi sulla costa jonica lucana]

PER CONOSCERE  PREMESSO CHE: 
  • diverse associazioni ambientaliste lucane hanno denunciato la riattivazione presso il Ministero dell’Ambiente della procedura VIA dell’istanza denominata “d148 D.R. – CS” della società Apennine Energy srl che ha richiesto in questi giorni il riavvio dell’istanza di pronuncia di compatibilità ambientale per il rilascio del permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi, già in capo alla Società Consul Service S.r.l (ora Apennine Energy srl);
  • si tratta di una richiesta di permesso che interessa di fatto la prossimità della costa jonica meta pontina
  • la medesima società sarebbe titolare in Basilicata anche della Concessione di Fonte San Damiano,compresa nei territori dei comuni di  Ferrandina e Pomarico, a cavallo del Basento nonché avrebbe acquisito anche la società Celtique Energie S.p.A., e con essa anche della titolarità  permessi di ricerca Monte Negro compresa tra i comuni di Craco e San Mauro Forte e anche del permesso di ricerca denominato Torrente Alvo ricadente nei comuni di Tolve, S.Chirico Nuovo, Oppido Lucano, Vaglio di Basilicata, Cancellara;
  • va detto che il Ministero dello Sviluppo Economico, a cui è in capo il procedimento principale, aveva provveduto il data 19.7.2011 a comunicare alla Società Apennine Energy S.r.l., già Consul Service S.r.l., il definitivo rigetto dell’istanza di autorizzazione,;
  • Questo però sembrerebbe non valere per il Ministero dell’Ambiente che avrebbe ritenuto di non ravvisare i motivi ostativi alla riattivazione dell’istanza di pronuncia di compatibilità ambientale presentata” in data 11.9.2008, ritenendo dover procedere ad una nuova richiesta VIA;
  • Queste notizie si accompagnano anche ad una serie di sondaggi che la multinazionale Shell avrebbe attivato per verificare la possibilità di effettuare ricerche nel mar Jonio;
  • La costa jonica lucana avrebbe bisogno di un vero contrasto del fenomeno erosivo che minaccia uno dei litorali più belli del Paese e non di assere ulteriormente martoriato da ricerche per  estrazione petrolifera;
 

Si chiede di conoscere quali iniziative i ministeri competenti intendano attivare con la massima urgenza per verificare le concessioni di cui in premessa e di valutare il loro respingimento al fine di salvaguardare la costa jonica lucana nonché il patrimonio paesaggistico e naturalistico delle zone interessate dalle richieste in oggetto.


On. Giovanni burtone 

 pomaricosud@gmail.com


Bookmark and Share

Nessun commento:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...